"Per due settimane nel mese di agosto abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e vivere numerose esperienze insieme ad un gruppo di sette ragazzi provenienti dall’Ucraina, accompagnati da un’educatrice della loro parrocchia e da altre due persone che hanno dato un grande aiuto nell’interpretazione italiano-ucraino, così da permettere ai ragazzi di poter essere pienamente parte di ogni momento.
In particolare, abbiamo voluto che i ragazzi partecipassero al campo estivo dell’Azione Cattolica di Mantova a Biacesa di Ledro (TN), affinché la loro permanenza in Italia potesse unire il divertimento e la spensieratezza alla fede e alla riflessione personale.
Oltre ad essere stata un’opportunità per questi ragazzi, che per qualche settimana hanno potuto respirare un’aria di libertà e tranquillità, che nel loro Paese manca da più di tre anni, è stata un’importante occasione anche per i nostri ragazzi.
Ad oggi possiamo sicuramente ritenerci più che soddisfatti dell’atteggiamento dei nostri ragazzi nei loro confronti: fin dal primo giorno hanno saputo creare un clima di accoglienza che ha permesso ai ragazzi dell’Ucraina di sentirsi parte dei diversi giochi e delle attività che noi educatori avevamo pensato per loro.
Nemmeno l’ostacolo della lingua ha fermato i nostri ragazzi: è bastato un traduttore e qualche gesto per permettere la conoscenza reciproca e per far sentire tutti parte del gruppo.
Durante la permanenza a Biacesa, i ragazzi hanno seguito le orme dei dodici apostoli sperimentando ogni giorno diversi atteggiamenti, attraverso attività, momenti di riflessione e giochi. Inoltre, hanno avuto la possibilità di collaborare anche nelle attività più abituali della vita quotidiana, sviluppando maggiore autonomia.
Grazie alla fiducia che i ragazzi e le loro accompagnatrici hanno riposto in noi educatori, nei nostri ragazzi e nel progetto del campo scuola, abbiamo concluso questa esperienza arricchiti di una maggiore consapevolezza sulla situazione attuale dell’Ucraina, grazie ai numerosi momenti di condivisione che questi ragazzi ci hanno regalato. Nello specifico, durante il campo abbiamo potuto assistere ad una loro testimonianza che ci ha permesso di scoprire numerose curiosità sull’Ucraina, ma che ci ha anche messi in allerta e ci ha resi ancora più consapevoli sulla loro situazione attuale: come ci hanno detto loro in conclusione a questo momento “Benvenuti in Ucraina, ma fate attenzione!”.
Finito l’esperienza del campo scuola il gruppo è stato ospitato presso la Casa “Santa Maddalena” della Parrocchia di Bancole, dove attorno a questi ragazzi si è mobilitata una comunità intera, anzi molto di più! Una comunità che ha voluto far vivere momenti di conoscenza della nostra terra e soprattutto momenti di spensieratezza fatti di uscite, incontri e relazioni: ovviamente visita della Città di Mantova con visita ai Sacri Vasi, al Sindaco e alla Giunta di Porto Mantovano, giro per l’Antichissima Fiera delle Grazie con il cotechino! Ma anche piscina, alpinismo, pesca, Movieland e, perché no, shopping!
Questa accoglienza ci ha “stupito” nel constatare come ognuno di noi e della comunità abbia cercato di donarsi il più gratuitamente possibile, mettendo a disposizione di ognuno tutte le proprie qualità e il proprio aiuto, affinché questa esperienza potesse risultare il più accogliente e arricchente possibile.
Siamo fermamente convinti che la parola che può meglio riassumere questa esperienza di convivenza sia responsabilità: non solo quella di noi nei confronti di tutti i ragazzi nell’essere stati dei veri “educatori alla fede”, ma anche la responsabilità che ora i nostri ragazzi e le nostre comunità portano sulle spalle.
L’opportunità che hanno avuto di vivere questo periodo a stretto contatto con i ragazzi dell’Ucraina, ci ha resi tutti veri “cittadini del mondo”: siamo certi che siano ora arricchiti da una maggiore consapevolezza sul mondo che li circonda e di cui un giorno terranno le redini.
Questa accoglienza nasce da un progetto più grande di gemellaggio, nato 26 anni fa, tra la Caritas di Mantova e la Caritas di Leopoli. Nei vari anni sono state fatte diverse accoglienze, principalmente di studenti o seminaristi dell’Università Cattolica di Leopoli, che venivano a Mantova per studiare italiano. Con lo scoppio della guerra in Ucraina questo gemellaggio ha cambiato forma, in primis per soddisfare le esigenze del momento: abbiamo quindi iniziato a portare beni di prima necessità a Leopoli, abbiamo continuato l’accoglienza delle studentesse del corso di italiano e soprattutto abbiamo attivato un progetto mirato con la parrocchia di Hlynyany, piccolo paese nelle campagne di Leopoli, che ci ha portato poi a promuovere questa accoglienza.
Questa esperienza è stata un primo piccolo passo verso il discernimento per la pace, che tutti noi vorremmo governasse il mondo: l’augurio è che possa presto finire la guerra, ma non finirà di certo questo gemellaggio!"
Elisa, Irene e Mirko
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa accoglienza!
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